lo spazio latente

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[…] Ogni luogo contiene un potenziale, che può compiersi in una forma o rimanere latente. L’attesa di un segno tracciato che ne scopra e riconosca l’identità, attribuendogli un senso, può rivelarsi una condanna che lo confina a luogo irrisolto, oppure essere l’occasione che ne esprime il potenziale.

Lo spazio latente che il progetto dei due giovani architetti rivela è un testo da riscrivere ogni giorno, uno spazio in continuo divenire che emerge lentamente da un esistente depurato, definendo il suo linguaggio e la sua ragione d’essere senza mai raggiungere un compimento definitivo. E’ uno spazio libero e democratico a servizio di artisti e fruitori che progettandone gli usi ne disegnano le forme.

E’ lo spazio del presente, lo spazio di mezzo tra era e sarà, dove tutto può ancora accadere e dove tutto accade. […]

immagine di copertina . stefano privitera e francesco quadrelli