cammino in punta di piedi sul limite di ogni cosa, dove ogni forma di espressione è la conquista di un provvisorio equilibrio: un segno tracciato su un foglio, il progetto di uno spazio, un frammento di realtà rubato da uno scatto, non sono nient’altro che funambolismi, tentativi di avanzare lungo il filo senza mai cadere
tutto è condensazione di ciò che sono e immagino, dove ciò che viene definito arte, architettura, fotografia e scrittura, perde i propri limiti e si mescola
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progetto in copertina: tre muri _ in collaborazione con roberto nicoletti architettura & design